I giorni della libertà

05 luglio 1944: Bruno Monterumici e Vasco Mattioli
La lapide è dedicata a Bruno Monterumici, nato a Bologna a ...
05 luglio 1944: Adelmo Tosi
Lapide posta in Via Santo Stefano, 82/B, a ricordo del sacri...
12 luglio 1944: Via Pioppe
     Cippo in muratura con lapidino in marmo dedicato a...
14 luglio 1944: Massimo Meliconi
 Massimo Meliconi, nome di battaglia Gianni, (Bologna, 25 a...
21 luglio 1944: pasquali Paride
IN QUESTA CASA SI TEMPRO\'ALL\'ESEMPIO DELLA FEDE SOCIALISTA...
24 luglio 1944: Lino Ceranto
          ...
25 luglio 1944: Don Ilario Lazzaroni
 A PERENNE RICORDODI DON ILARIO LAZZARONIDOTTORE IN LETTERE...
Su

Attenzione: apre in una nuova finestra. PDFStampa

Amos Facchini

Facchini_Amos


Amos Facchini nasce l'1 luglio 1927 a Castello d'Argile, in provincia di Bologna. Milita nella 7a Brigata GAP Gianni Garibaldi e partecipa alle battaglie di Porta Lame e della Bolognina. Durante questo combattimento rimane isolato, ma riesce a raggiungere una postazione da dove protegge la fuga dei compagni fino alla fine delle munizioni. Medaglia d'argento al valor militare alla memoria:

Componente di brigata GAP, si distingueva per coraggio, perizia ed abnegazione, in molteplici difficili azioni di guerra, infliggendo all'oppressore gravi perdite e recuperando abilmente notevoli quantità di materiale bellico, molto utile per intensificare l'impari lotta. Nel corso di un duro attacco contro preponderante avversario, resosi conto della impossibilità di resistere sul posto, raggiungeva rischiosamente una posizione dominante e con nutrito fuoco della sua mitragliatrice fronteggiava validamente il nemico, consentendo così ai suoi di porsi in salvo. Nell'esecuzione di tale generosa impresa, colpito a morte, cadeva eroicamente.

Bologna (Porta Lame), 7 novembre 1944 - Bologna (Bolognina), 15 novembre 1944.

 

Facchini_Amos_necrologio_fronteFacchini_Amos_necrologioFacchini_Amos_retro

 

La Lapide

La Battaglia della Bolognina

Bruno Camellini

Daniele Chiarini

Gino Comastri

Edgardo Galetti

Mario Ventura

Giù