I giorni della libertà

05 luglio 1944: Bruno Monterumici e Vasco Mattioli
La lapide è dedicata a Bruno Monterumici, nato a Bologna a ...
05 luglio 1944: Adelmo Tosi
Lapide posta in Via Santo Stefano, 82/B, a ricordo del sacri...
12 luglio 1944: Via Pioppe
     Cippo in muratura con lapidino in marmo dedicato a...
14 luglio 1944: Massimo Meliconi
 Massimo Meliconi, nome di battaglia Gianni, (Bologna, 25 a...
21 luglio 1944: pasquali Paride
IN QUESTA CASA SI TEMPRO\'ALL\'ESEMPIO DELLA FEDE SOCIALISTA...
24 luglio 1944: Lino Ceranto
          ...
25 luglio 1944: Don Ilario Lazzaroni
 A PERENNE RICORDODI DON ILARIO LAZZARONIDOTTORE IN LETTERE...
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Michelini Lino

Michelini_William


Lino Michelini detto "William" nasce a Bologna nel 1922. Si iscrive al Partito comunista italiano nel 1942, quando l'organizzazione che agisce clandestinamente nell'officina dove lavora come meccanico gli affida l'incarico di agitatore politico contro il fascismo e la guerra. Dopo gli atti di sabotaggio, è tra i fondatori della 7a brigata Gap Gianni Garibaldi, formazione militare partigiana che opera a Bologna città, di cui diventa comandante di distaccamento. Partecipa alle più audaci imprese di guerriglia. Il 9 agosto 1944, durante l'azione partigiana che porta alla liberazione dei detenuti dal carcere di San Giovanni in Monte è ferito gravemente a una gamba. Il 7 novembre 1944, nella Battaglia di Porta Lame, è commissario politico della base di via del Macello - circa settanta combattenti - circondati durante un rastrellamento da fascisti e da tedeschi. Sostituisce il comandante ferito Aldo Gualandi e, dopo molte ore di combattimento e tre attacchi, guida lo sganciamento attraverso il canale del Cavaticcio mettendo in salvo i partigiani della base. È riconosciuto partigiano con il grado di capitano e gli è stata conferita la medaglia d'argento al valor militare.

Il suo nome di battaglia di partigiano è William; tale è rimasto da allora e così è da tutti conosciuto. Attualmente è presidente dell'Associazione nazionale partigiani d'Italia della provincia di Bologna e Presidente del Coordinamento regionale Emilia-Romagna.

 

La Lapide di San Giovanni in Monte

Giù